“Finisce qui”. Non è questo l’incipit di una missiva tra due innamorati di vecchia data, la cui storia è ormai giunta al capolinea, bensì quanto si legge in una breve ma intensa missiva protocollata questo pomeriggio agli atti del consiglio comunale di Santa Maria di Licodia dal consigliere Pippo Nicolosi ed indirizzata, tra gli altri, al sindaco Salvatore Mastroianni. Alla base del documento, le dimissioni del consigliere dal ruolo di capogruppo di maggioranza e l’abbandono del gruppo consiliare “Lista Mastroianni – Sindaco” all’interno del quale Nicolosi era stato eletto durante la scorsa tornata elettorale. Da oggi, dunque, il consigliere Nicolosi diventa “indipendente” all’interno del civico consesso.
«Le motivazioni» ha dichiarato ad Yvii24 il consigliere Nicolosi, «vanno cercate in un contesto di mancata collegialità, mancato confronto tra l’esecutivo ed il capogruppo, che rappresenta il portavoce del consiglio comunale. In questi 4 anni, questo rapporto, non c’è mai stato. Adesso ho detto che “la misura è colma”, in quanto non è possibile più rappresentare questa amministrazione comunale».
Un dissenso, quello di Nicolosi, che dopo 4 anni di legislatura non riesce più a tenere nascosto. “Etichettato come un componente del gruppo di minoranza o opposizione”, scrive il consigliere in uno dei passaggi “dolorosi” della lettera, quando intende mettere alla luce i mal di pancia che i suoi interventi o emendamenti proposti in aula, arrecavano agli stessi compagni di avventura. Come due che si lasciano, tra i motivi della rottura, si legge anche un’assenza di comunicazione tra Mastroianni e Nicolosi – 3,4 chiamate in 4 anni -, turn over e rimpasti di giunta pari ad un “film tragicomico” e tanto altro ancora.
E circa la lettura della rottura odierna come una possibile mossa pre-elettorale, l’ex capogruppo precisa che «questo mio gesto non è finalizzato alla campagna elettorale che si sta avvicinando. In sede di consiglio ho proposto anche il nome di una eventuale compagine che si può formare all’interno dello stesso consiglio, definendola “intesa…comune”. “Intesa”, come rapporto di lealtà e di fiducia e “comune” con il doppio senso della comunità e dell’ente. Ho lanciato questo appello in aula e se qualcuno volesse costituire questo gruppo, sono pronto ad andare avanti. Questo non vuol dire che sono chiusi i rapporti ma sono pronto ad ogni confronto nel rispetto dei ruoli».