Il sindaco Salvatore Mastroianni: «Per fortuna non si segnalano danni né a cose né a persone»
Notte in bianco per gli abitanti di Santa Maria di Licodia, che alle 23:57 di ieri si sono riversati in strada impauriti da una una forte scossa di terremoto di magnitudo 3.3 della scala Righter con epicentro nella zona nord est del centro abitato e ad una profondità di 6 chilometri. All’evento principale, i sismografi dell’Ingv hanno registrato altre tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.3 localizzata nel territorio di Ragalna ad una profondità di 3 chilometri 12 minuti dopo la scossa principale, un evento sismico alle 00:39 con epicentro in territorio di Belpasso di magnitudo 1.5 e ad una profondità di 10 chilometri ed un’ultimo terremoto all’ 1:31 con epicentro in territorio di Paternò di magnitudo 1.7. L’Ingv, contattato dalla nostra redazione, evidenzia comunque la presenza di un vero e proprio sciame sismico di una quindicina di eventi esauritosi intorno alle 3 di questa notte, con gran parte degli eventi tellurici percepiti solamente a livello strumentale, che hanno interessato il territorio di Santa Maria di Licodia e Ragalna con una profondità media di circa 6 chilometri.
Paura anche nei centri limitrofi di Biancavilla, Adrano, Ragalna, Belpasso e Paternò dove la scossa è stata avvertita in maniera netta dagli abitanti. Tanti anche i commenti sui social di persone impaurite ma anche da parte di chi, forse per esorcizzare la paura, cerca di sdrammatizzare. “Spero si sia fermato qui, non è una cosa su cui scherzare come fa qualcuno. Il terremoto fa paura” scrive una licodiese, mentre un’altra replica “ è stato veramente brutto”. Altri si chiedono se fosse “meglio dormire fuori” mentre altri ancora scrivono “meglio rimettersi a letto”.
Da parte del primo cittadino Salvatore Mastroianni viene garantito che al momento attuale «per fortuna non si segnalano danni ne a cose ne a persone». L’ufficio di protezione civile comunale, diretto dal geometra Nino Mazzaglia, sta monitorando sin da ieri sera la situazione in contatto con la Protezione Civile regionale ma per il momento la situazione sembrerebbe essere rientrata. Ancora da determinare se l’evento possa essere riconducibile ad origini vulcaniche o tettoniche, anche da parte degli studiosi dell’Ingv di Catania. Qualcuno afferma di aver sentito anche un forte boato in concomitanza con la scossa sismica maggiore, che potrebbe far pensare ad un collegamento con l’attività del vulcano Etna. La Misericordia di Santa Maria di Licodia, associazione di volontariato che da anni svolge non solo attività di trasporto sanitario ma che fa parte anche del sistema integrato di Protezione Civile Regionale, ha diffuso questa mattina tramite i social, un vademecum del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, sulle norme comportamentali da assumere prima, durante e dopo un evento calamitoso (vai alla pagina dedicata)