Si sono conclusi sul territorio di Santa Maria di Licodia i lavori di rimozione e ripristino allo stato iniziale della tratta di superfice dell’ex Ferrovia Circumetnea portati avanti degli operai della stessa azienda a gestione governativa. Un iter lungo, quello della dismissione dell’ex linea ferrata, che oggi vede coinvolti diversi attori tra cui il comune e il demanio. Le aree su cui una volta correvano le vecchie “littorine”, infatti, secondo quanto discusso in una riunione in Prefettura di qualche mese fa, dovrebbe diventare di proprietà dei singoli comuni interessati dall’attraversamento.
Ad aver seguito dal 2013 l’iter burocratico, su Santa Maria di Licodia, l’assessore Ottavio Salamone. «C’è la volontà da parte del demanio per acquisire quest’area per passarla ai comuni, su sollecito anche da parte del Prefetto» ha spiegato Salamone. «L’Fce ha quasi finito di ripristinare allo stato originario l’ex tratta ferroviaria e potrebbe già a breve riconsegnare i terreni al demanio. Successivamente, sarà quest’ultimo a consegnare il percorso ai singoli comuni. Vorrei anche precisare che il nostro comune è l’unico che ha ottenuto gli attraversamenti sul tratto dell’ex percorso Fce – come in via Lanza, via Maccarrone e via Principessa Mafalda – così da poter rendere più efficiente la viabilità tra i vari quartieri una volta separati dall’ex linea ferrata».
Tra le idee di riqualificazione, come spiegato dallo stesso assessore, ci sarebbe quella di realizzare una pista ciclabile in accordo anche con i comuni di Biancavilla ed Adrano, mentre nell’area dell’ex stazione il comune vorrebbe realizzare un parco urbano con un’area mercatale. Un’iter certamente ancora lungo ma necessario, che una volta concluso dovrebbe portare ad una reale riqualificazione di queste aree urbane oggi divenute luogo di incuria e spesso terreno fertile per microdiscariche a cielo aperto.