Una cittadina licodiese promuove su Change.org una iniziativa finalizzata a superare l’ordinanza sindacale “anticani”
I cani, che siano randagi, o che siano curati amorevolmente in famiglia, al centro dell’attuale passaggio politico, ma non solo, a Santa Maria di Licodia. Di ieri la notizia di una ragazzina azzannata da un randagio. Di stamattina la notizia di una petizione (che si può firmare su Change.org digitando “Area di sgambamento cani a S.M. Licodia”) da parte di una cittadina proprietaria di cane, diretta al sindaco licodiese Salvatore Mastroianni e all’amministrazione comunale nella sua interezza. Oggetto della petizione, la creazione di un’area specifica per cani, dopo l’ordinanza sindacale che vieta l’ingresso al migliore amico dell’uomo nelle aree e nei giardini pubblici.
“L’area per i cani – si legge nella petizione – è uno spazio recintato, all’interno del quale i cani possono essere lasciati libero sotto la stretta sorveglianza dei loro proprietari. Attraverso questa petizione si vuole invitare l’amministrazione di Santa Maria di Licodia ad individuare un’area da adibire ad area di sgambamento che apporta effetti benefici ai cani, ai loro proprietari e alla comunità in generale, poiché gli animali possono così smaltire l’energia accumulata a casa.
L’accesso ad un parco – si legge ancora – è il modo più sicuro e più efficace per soddisfare questi bisogni, rendendo anche gli animali meno aggressivi verso altri cani o persone. Di contro, con un’attività all’esterno, i cani sviluppano più difficilmente quei problemi comportamentali che sono spesso causa di abbandono che fanno aumentare il fenomeno del randagismo. Per la comunità, è più improbabile un cane che ha fatto molto esercizio disturbi il vicinato abbaiando. La presenza di spazi creati per i cani e i padroni – conclude la petizione – riduce le possibilità che i cani siano lasciati liberi in altre aree di ricreazione dove possono infastidire le altre persone riducendo anche la presenza di deiezioni nelle strade cittadine”.