Nonostante il buon risultato, non mancano alcune microdiscariche sul territorio comunale
C’è soddisfazione nel piccolo centro etneo di Santa Maria di Licodia, per i numeri incoraggianti forniti dalla ditta Progitec – che sul territorio comunale si occupa della raccolta rifiuti – circa le percentuali di raccolta differenziata durante questo primo semestre del 2019. Con un picco massimo che nel mese di maggio di quest’anno ha fatto innalzare l’asticella della differenziata fino al valore di 73,12 %, il primo semestre 2019 si conclude con una percentuale media del 68,31%. Soddisfazione per il risultato raggiunto dall’assessore Gabriele Gurgone che, secondo voci di palazzo abbastanza insistenti, lo darebbero – da qui a qualche giorno – come futuro amministratore del settore Ecologia, il quale ha dichiarato ad Yvii24 di essere «soddisfatto dei primi sei mesi in quanto il comune è al di sopra del 65%. Percentuale, che se mantenuta superiore a questo dato fino a fine anno, darà la possibilità di accedere al cosiddetto “ecobonus”, che permetterebbe di incassare nelle casse comunali una somma di circa 250 mila euro da riversare poi sul piano tariffario del prossimo anno con notevoli sconti sulla bolletta dei contribuenti. C’è tanto da lavorare e saranno intensificati i controlli affinché questa percentuale non solo venga mantenuta ma possa crescere»
C’è tanto da fare, certamente, come affermato dallo stesso assessore Gurgone, affinché anche il fenomeno delle microdiscariche venga debellato in maniera definitiva. Sono di questi giorni, infatti, alcune immagini apparse sui social, che segnalano una microdiscarica in via della Pietra Pirciata, un’altra nei pressi dell’ormai abbandonata isola ecologica e diversi sacchetti di immondizia lasciati sul ciglio della strada nella parte iniziale della strada comunale Difora. Una politica dunque forte, repressiva ma che deve dare anche risposte celeri nella bonifica di quelle zone critiche, come ad esempio l’area artigianale licodiese, i cui cumuli di immondizia da noi denunciati lo scorso mese di maggio sono stati rimossi nella giornata di oggi, dopo quasi 3 mesi di presenza inquinante sul territorio.