I ragazzi dell’I.C.S. “Don Bosco” coinvolti in attività formative e laboratori, per la promozione di stili di vita sani e la prevenzione delle dipendenze patologiche
Si è svolta stamattina nell’aula consiliare del Comune di Santa Maria di Licodia la tappa conclusiva del progetto dal titolo “Promozione dello star bene … Prevenzione della dipendenza”, promosso dall’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” di Santa Maria di Licodia. Scopo dell’iniziativa, che ha coinvolto gli alunni delle classi delle medie inferiori, quello di promuovere la prevenzione delle dipendenze patologiche da sostanze stupefacenti, fumo, alcol, gioco d’azzardo già a partire dall’adolescenza, educando a stili di vita sani.
Il progetto, finanziato dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, è nato dalla collaborazione tra diverse associazioni del territorio impegnate nel sociale, quali l’associazione sportiva dilettantistica “Siciliamo”, l’associazione “Diversa-mente Uguale” Onlus, l’associazione “Cenacolo Cristo Re” e la Cooperativa sociale “Koinè”.
Dopo i saluti del sindaco di Santa Maria di Licodia Salvatore Mastroianni, del presidente del Consiglio comunale Gabriele Gurgone e dell’assessore alla Pubblica Istruzione Rosanna Piemonte, sono intervenuti diversi ospiti: il dirigente scolastico dell’Istituto “Don Bosco” Luciano Maria Sambataro – che ha sottolineato come il progetto serva a crescere e vivere meglio all’interno della comunità – la professoressa Mirella Rizzo, Don Santino Salamone, il dottor Placido Asero dell’Istituto penale minorile di Bicocca che ha portato la sua esperienza interagendo con i ragazzi e il dottor Roberto Pagano, psicologo del SerT servizio per le tossicodipendenze di Catania.
Quest’ultimo ha spiegato come la dipendenza patologica, ovvero quella condizione soggettiva e psicofisica di incapacità di allontanarsi da un certo tipo di comportamento, non possa essere affrontata alla stregua di una malattia (ad esempio tramite vaccinazione), non essendo tale. È necessario, invece, intervenire preventivamente sull’ambiente, puntando sulla corretta informazione e sulla promozione di stili di vita sani. «La questione della prevenzione delle dipendenze patologiche – aggiunge Roberto Pagano – può essere espletata solo tramite l’incontro e la riflessione congiunta tra adulti più o meno professionisti e giovani protagonisti di questa problematica».
Il progetto “Promozione dello star bene … Prevenzione della dipendenza” in questo senso ha coinvolto i giovani in attività di formazione e in diversi laboratori, i cui risultati sono stati illustrati da Antonio Santangelo, presidente della Cooperativa Sociale “Koinè”. «Il ruolo dei vari partner del progetto – spiega ai nostri microfoni Santangelo – era quello di dare un messaggio di libertà contro le dipendenze. Sono stati attivati dei laboratori, come quello di ceramica, giornalismo, legalità, sport, web, teatro e musica. Attraverso questi i ragazzi delle prime e seconde classi hanno realizzato dei prodotti e dei messaggi che veicolano la lotta contro le dipendenze, quali le droghe, il tabagismo, il gioco d’azzardo e tutte le forme di ludopatia nascenti».