Gabriele Gurgone: «onorato di aver ricoperto questa carica. Auguro a tutti i giovani come me di poter vivere questa esperienza»
Si è svolta questa mattina all’interno della sala consiliare del comune di Santa Maria di Licodia, la conferenza indetta dal Presidente del Consiglio Gabriele Gurgone, avente come obbiettivo quello di illustrare quanto svolto durante questi cinque anni di presidenza nella poltrona più alta del civico consesso. Momenti difficili – come quelli relativi al cambiamento degli equilibri in consiglio – e tanti momenti positivi quelli indicati nel suo consuntivo delle attività consiliari. Sono state 99 le sedute dal 2012 ad oggi, per un costo totale di circa 22 mila euro compresi i costi delle commissioni – paria a poco più di 4 mila euro ogni anno – che hanno portato all’approvazione di diverse delibere, che lo stesso Presidente ha voluto ricordare nei tratti più importanti.
La prima ricordata dal Presidente è quella da lui stesso definita “famigerata” ma allo stesso tempo “più importante”, ovvero la numero 8 del 1 marzo 2013, attraverso la quale il consiglio comunale ha votato lo stato di dissesto. «È la più importante, spiega Gabriele Gurgone, perchè ha segnato uno spartiacque tra il passato e il presente che io stesso, ai tempi, ho definito “un atto d’amore del consiglio comunale nei confronti della città”. Con un’assunzione forte di responsabilità di tutti i consiglieri comunali presenti, che all’unanimità votarono il dissesto, si è data la possibilità all’amministrazione di iniziare un percorso virtuoso e di rinascita che ci permette di riconsegnare il Comune in una condizione diversa rispetto a quanto ereditato».
Altre delibere importanti citate dal Presidente sono state quelle dell’adesione al patto dei Sindaci, il regolamento per lo scuolabus a seguito del recepimento di una delibera della Giunta, il regolamento della consulta alla cultura con la sua istituzione, il regolamento per l’assegnazione dei lotti della zona artigianale, la convenzione del Patto Fiume Simeto e la modifica del regolamento comunale con notifica delle sedute a mezzo Pec. Un’altra delibera su cui si è soffermato Gabriele Gurgone è stata quella della soppressione delle commissioni permanenti avvenuta lo scorso novembre (rileggi l’articolo) – che non poca bagarre creò in aula – e per la quale il Presidente Gurgone si era già allora mostrato molto soddisfatto «non tanto per il risparmio economico – che al di fuori da ogni argomento demagogico non sia tantissimo – ma quanto per un segnale che il consiglio comunale ha voluto dare in un momento storico particolare, dove si parla tantissimo di spending review, incentrando il dibattito all’interno della seduta consiliare». Ulteriori delibere citate quelle per l’approvazione dei lavori di adeguamento e potenziamento del centro di raccolta rifiuti, regolamento sulla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento.
«Sono stati 5 anni intensi, difficili, in quanto abbiamo vissuto un momento istituzionale e politico molto difficile ma allo stesso tempo reputo che siano stati 5 anni molto proficui per l’operato del consiglio comunale. E’ stata un’esperienza molto bella che mi porterò sempre dentro, intensa, che mi ha fatto riscoprire la mia appartenenza a Licodia. Per me giovane è stata una grande responsabilità ma soprattutto un grande prestigio. Ho inteso il ruolo da Presidente del Consiglio in maniera molto attiva e presente perchè secondo me ridurre il ruolo del presidente alla convocazione e a dirigere i soli lavori consiliari, sarebbe stato troppo riduttivo. Ho cercato di essere quell’unione tra Giunta e Consiglio che a mio avviso il presidente del consiglio dovrebbe incarnare».
Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal Presidente Gurgone nei confronti dei tanti collaboratori degli uffici che lo hanno supportato, come Serafina Capace, Nello Barbagallo, Flora Tricomi, Agata Crispi e Nancy Stendardo, le collaboratrici del protocollo Maria Concetta Minissale e Rosanna Furnari e i fratelli Nunzio e Barbaro Nicolosi. Un ringraziamento è stato rivolto anche ai vari assessori presenti e passati che si sono susseguiti nei 5 anni di Giunta Mastroianni, con i quali ha «sempre improntato un ruolo di collaborazione e massima fiducia».
«Sicuramente avrò commesso qualche errore – dichiara Gurgone rispondendo ad una domanda specifica di Yvii24 – ma è normale sbagliare soprattutto alla prima esperienza. Forse sono stato troppo accondiscendente con alcuni consiglieri in alcuni momenti. Quello che non ho accettato sono stati gli attacchi alla persona in quanto si può sbagliare, ci si può confrontare politicamente, ma sempre nel rispetto delle persone. Questo a volte è mancato e in quelle occasioni sono stato poco duro, ma perchè è nella mia indole».
A margine della conferenza, il Presidente Gurgone ha anche voluto ringraziare tutti i consiglieri, «anche quelli che legittimamente, per il ruolo delle parti, hanno cercato di mettermi in difficoltà. Anche quelli che nel momento in cui i numeri in Consiglio sono cambiati, il Presidente è diventato il primo obbiettivo. Fa parte delle regole del gioco, il Presidente deve essere un arbitro nello svolgimento delle sedute e nel dibattito, ma il presidente indossa anche una maglia da gioco. Anche questo ritengo di averlo fatto in maniera coerente».