Lo scoutismo locale a confronto con il vulcanologo Boris Behncke e con il fisico David Mascali
Un fine settimana intenso di attività ed iniziative, quello che si è appena concluso a Santa Maria di Licodia per il gruppo scout “Santa Maria di Licodia 1″che, in sintonia con tutte le realtà mondiali Agesci, ha vissuto la ricorrenza internazionale della “Settimana dello Scoutismo” e della “Settimana del Pensiero”, celebrata in occasione dell’anniversario di nascita dei fondatori dello Scautismo e del Guidismo/Scautismo femminile, Sir Robert Baden-Powell e Lady Olave Baden-Powell. Quella di quest’anno, è stata la prima volta che il gruppo di “esploratori” licodiesi festeggia in maniera autonoma dal gruppo di Paternò. «Siamo radicati nel territorio – ha detto sabato il Capo Scout Elisa Furnari introducendo i lavori – ed usciamo spesso per conoscere e vivere Licodia. Spesso vediamo l’incuria che deriva dalla non conoscenza delle potenzialità che il nostro territorio può darci. Come comunità capi ci siamo quindi proposti di far conoscere tramite esperti del settore la nostra zona affinché non ci sia più gente costretta ad andare via, bensì gente che conoscendo e amando la propria terra la difenda, se ne prenda cura e possa trasformarla in opportunità di lavoro».
Un viaggio nel territorio etneo-simetino che ha spaziato tra il fuoco di “mamma” Etna e l’acqua del Simeto, alla scoperta di quel legame indissolubile tra i due elementi naturali contrapposti per eccellenza che va avanti dalla notte dei tempi. Un territorio che spesso l’uomo ha martoriato con la propria azione attraverso progetti non rispettosi delle sue caratteristiche, attraverso le azioni delittuose delle moderne ecomafie e, solo ultimamente in ordine cronologico, attraverso le trivellazioni mirate alla ricerca di idrocarburi. Un pomeriggio – quello di sabato – che ha avuto avvio con l’esilarante “lectio magistralis” del vulcanologo Boris Behncke sul vulcano Etna, tenuta in uno spassoso ed innovativo dialetto siculo-tedesco, riuscendo a catalizzare l’attenzione dei tanti intervenuti tra appartenenti al gruppo scout e cittadini. Il vulcanologo dell’Ingv di Catania, che dell’Etna e dei siciliani si è innamorato trasferendosi ai piedi della sua nuova “mamma”, è riuscito a raccontare tramite la sua “esplosiva” semplicità, gli oltre 540 mila anni di evoluzione del più grande vulcano d’Europa, dalle sue origini nel mare di Acitrezza alla sua attuale conformazione e peculiarità dal punto di vista delle eruzioni.
A seguire, la non meno importante relazione del fisico David Mascali, licodiese di adozione, che a seguito del suo smisurato amore per il territorio in cui vive, è riuscito a rinunciare ad un importante carriera di ricercatore in America, dedicandosi orgogliosamente alle ricerche targate “Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Catania”. Una Valle del Simeto da valorizzare e da proteggere, quella raccontata durante la sua relazione, che ha illustrato anche l’iter di costituzione del “Patto di Fiume Simeto” sottoscritto da dieci Comuni che si affacciano sulla valle, in sinergia con oltre 60 associazioni di categoria, l’Università degli Studi di Catania e l’Associazione Vivisimeto, nonchè di tutte le azioni che mirano allo sviluppo economico e socio-culturale della valle. Durante la giornata di domenica il maltempo non è riuscito a far demordere gli scout licodiesi che hanno realizzato costruzioni in legno (a cura dei ragazzi di reparto), giochi di gruppo (a cura della branca lupetti/coccinelle) e cartelloni illustrativi (a cura della branca Rover/scolte).