Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi annuncia 150 milioni di euro destinati al recupero di “luoghi dimenticati”. A Licodia segnalati due monumenti
Ci saranno anche due beni culturali di Santa Maria di Licodia che concorreranno all’iniziativa bellezza@governo.it, lanciata lo scorso 8 Maggio dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi all’interno della trasmissione di Rai 3 “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio. Attraverso quest’azione, il Governo – dopo l’approvazione da parte del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica)– ha deliberato la somma di 150 milioni di euro da impiegare per il recupero dei luoghi culturali “dimenticati” (qui la pagina web dedicata all’iniziativa).
Ad accogliere l’iniziativa a Santa Maria di Licodia, ad oggi, sono state due realtà territoriali che hanno voluto “sposare” la causa di due distinti beni culturali licodiesi. In ordine di tempo, i primi ad inviare una mail di segnalazione sono stati i ragazzi dell’Associazione “Cultura&progresso” che hanno scelto Palazzo Ardizzone sito nella centralissima via Vittorio Emanuele. Si legge nella loro mail, “Vorrei segnalare Palazzo Ardizzone, sito a Santa Maria di Licodia in provincia di Catania, quale candidato principale per la nostra comunità: ospita già la biblioteca e quel che resta del museo etno-antropologico. Un intervento di recupero potrebbe definitivamente trasformare questo splendido palazzo – e le sue meravigliose sale affrescate – in un grande polo culturale”.
È di oggi, invece, la segnalazione inviata al Governo da parte del Comitato Pro Licodia che ha voluto sposare l’iniziativa di recupero della Fontana del Cherubino. Nella mail scrive: “vorrei segnalare la Fontana del Cherubino , sita a Santa Maria di Licodia in provincia di Catania, quale candidato principale per la nostra comunità: A sud del centro abitato, sotto la rupe basaltica, sgorgano da tempi immemorabili cinque sorgenti di acque che in passato alimentavano l’acquedotto romano che riforniva Catania di acqua e che in tempi più recenti rifornisce l’attuale Fontana del Cherubino. Detta fontana è stata ristrutturata dai padri benedettini nel 1757, presumendo che essa sia stata costruita in tempi anteriori, dagli aragonesi.
Tale fontana, simbolo storico, e luogo di insediamenti umani di varie civiltà, fonde le sue radici in 3000 anni di storia della Sicilia, necessita di una ristrutturazione da parte di esperti, in quanto da decenni trascurata e abbandonata a se stessa da parte delle istituzioni locali”.
Il Presidente dell’Associazione “Cultura&Progresso” Fabio Furnari, tiene a precisare che «noi ci stiamo limitando a segnalare quella che potrebbe essere un’opportunità, fondamentalmente non siamo noi i protagonisti. A S.M. di Licodia manca un polo di riferimento per le attività culturali e Palazzo Ardizzone avrebbe tutte le caratteristiche per diventarlo: ospita già la biblioteca comunale, la collezione del museo etno-antropologico, e tuttavia alcune sue parti (primo piano)sono in stato di decadenza»
«Tutti i cittadini – afferma il presidente Renzi – di qualsiasi colore politico potranno individuarla chiesetta sconsacrata che sta cascando a pezzi, il teatro che un gruppo di giovani sta mettendo in piedi, il museo diffuso e noi daremo dei finanziamenti per tutti questi piccoli interventi. Per me questo è fondamentale, tornare ad avere il senso dell’identità del Paese»
La procedura per segnalare il “bene dimenticato” è molto semplice; basterà infatti che anche solo un cittadino (ma anche un comitato, un’associazione, ecc.) invii una mail all’indirizzo bellezza@governo.it contenente la proposta di recupero entro il 31 Maggio prossimo.
Sarà una commissione ad hoc ad esaminare le proposte pervenute e a decidere quali azioni di recupero finanziare. A detta del Presidente del Consiglio, tutto l’iter dovrebbe concludersi entro il 10 Agosto, giorno in cui firmerà il decreto di approvazione.