Ad essere interessate le caditoie di via Pietro Tomasello, via Tomasi di Lampedusa e della strada Cavaliere Bosco
Sono state trafugate, presumibilmente nei primi giorni di questa settimana, alcune caditoie in ferro per l’acqua piovana del sottopassaggio dell’ex linea ferrata dell’Fce di via Pietro Tomasello, a Santa Maria di Licodia. La notizia si è ampiamente diffusa sui social, a seguito della pubblicazione delle immagini che immortalano i sistemi di deflusso delle acque piovane privi di alcune grate. Grande indignazione da parte del popolo del web, dove alcuni cittadini avrebbero associato il furto al possibile guadagno derivante dalla vendita del ferro usato attraverso mercati più o meno legali. Nella giornata di ieri, sembrerebbe durante le ore diurne, si sarebbe inoltre verificato un ulteriore furto di griglie, sempre in via Tomasello.
La pericolosità delle caditoie prive delle grate protettive è stata segnalata da un cittadino al personale della Polizia Municipale, chiedendo che quantomeno venissero poste delle transenne per delimitare l’area ed evitare che qualcuno possa danneggiare i veicoli o, peggio ancora, finire dentro il pozzetto di raccolta delle acque piovane con possibili ripercussioni per l’incolumità di automobilisti, motociclisti e ciclisti. Nella giornata di oggi, il pericolo è stato segnalato da alcune transenne, dopo che nella giornata di ieri era stato posto, in maniera artigianale, un palo con al di sopra un sacchetto di plastica bianco. Altri furti di grate, sembrerebbero essersi verificati nei giorni scorsi anche su via Tomasi di Lampedusa e su strada Cavaliere Bosco, poco più avanti dell’incrocio con la via Aldo Moro. In quest’ultimo caso, la presenza di un’abitazione con il sistema di videosorveglianza in prossimità del luogo del furto, potrebbe portare gli inquirenti all’individuazione dei colpevoli. Sono circa 20 le grate in ferro e ghisa trafugate, per un danno che ammonterebbe intorno ai 3 mila euro. Sulla vicenda, è stato presentato un esposto alla Procura distrettuale etnea.