Il sindaco stizzito dal nostro articolo sulla messa in sicurezza dell’arteria dopo la morte di un 22enne. Controreplica del direttore del nostro giornale
Riceviamo, e pubblichiamo, dal sindaco di Santa Maria di Licodia, Salvatore Mastroianni, una nota di replica al nostro articolo del 4 novembre scorso “Santa Maria di Licodia, basta sangue su via De Gasperi” a firma di Luca Crispi (leggi l’articolo), sulla messa in sicurezza dell’arteria su cui, la notte del primo novembre, ha trovato la morte in un incidente d’auto autonomo il 22enne adranita Carmelo Bulla e l’amico che era con lui è stato ricoverato in gravi condizioni (leggi l’articolo). Di seguito la nota del primo cittadino licodiese.
In seguito a un incidente avvenuto su via Alcide De Gasperi, è stato pubblicato un articolo su “Yvii24” nel quale si ipotizza, che la responsabilità dell’accaduto sia da attribuirsi alla mancanza di segnaletica stradale. Riportiamo qui di seguito un estratto dall’articolo.“Vero è che lo scorso 15 marzo attraverso un “miracolo da campagna elettorale” – così titolammo – l’amministrazione comunale aveva dotato la strada maledetta di “delineatori modulari di curva” che evidenziano il lato esterno delle curve stradali ma è pur vero che, alla luce di quanto accaduto, questi piccoli accorgimenti non sono bastati ad evitare il peggio. Frasi del tipo “stiamo provvedendo” oppure “non ci sono soldi” sono risposte che i cittadini, oggi, non vogliono più sentire”.
Nello specifico il sindaco (di Santa Maria di Licodia Totò Mastroianni, ndr) afferma che la pubblica amministrazione ha un ampio potere discrezionale nella scelta dei luoghi dove apporre i segnali di pericolo, che trova un limite, soltanto nel caso in cui si verifichi un’ipotesi da insidia o trabocchetto, caratterizzata dalla non visibilità del pericolo. A parte la discutibile frase “miracolo da campagna elettorale”, cui non daremo seguito in questa sede, ci pare superfluo evidenziare che la segnaletica è presente sul tratto di pertinenza il territorio comunale, sia con i “delineatori di curva” sia con traccia ben visibile della “linea continua”. Per esattezza sottolineiamo che la foto, a corredo del suddetto articolo, è obsoleta e che l’accostamento tra la fotografia e il testo dell’articolo contiene una forte carica diffamatoria.
Pertanto, come precedentemente detto, l’Amministrazione Comunale ha già provveduto, a suo tempo, a dotare la strada con la dovuta segnaletica. Aggiungiamo ancora, a chiarimento, che, se non ci si trovi di fronte a insidie o pericoli nascosti e ovviamente non prevedibili, il Comune può omettere di apporre segnaletica stradale. Laddove manchi il segnale è doveroso che gli automobilisti facciano riferimento alle norme del Codice Stradale. A tale proposito la Suprema Corte di Cassazione parla chiaro attraverso le varie sentenze pubblicate (si veda giurisprudenza a tal riguardo). Tali regole del codice, bastano per disciplinare la circolazione, evitando incidenti stradali.
Replica del direttore di Yvii24 Pietro Nicosia
Gentile signor sindaco,
se dopo l’articolo dello scorso mese di marzo pubblicato da Yvii24 titolato “Miracolo da campagna elettorale”, non ci si fosse limitati ad apporre solo i delineatori modulari di curva e una striscia bianca continua, ma gli interventi fossero stati ben più profondi, forse non ci sarebbe stata questa polemica, ma, soprattutto, una madre non avrebbe pianto un figlio di 22 anni, morto ad una curva di una strada del comune di cui lei è primo cittadino. Nella sua replica al nostro articolo “Santa Maria di Licodia, basta sangue su via De Gasperi” del 4 novembre scorso, lei scrive che l’amministrazione “ha un ampio potere discrezionale nella scelta dei luoghi dove apporre i segnali di pericolo, che trova un limite, soltanto nel caso in cui si verifichi un’ipotesi da insidia o trabocchetto, caratterizzata dalla non visibilità del pericolo”.
Ebbene, allora, in considerazione del fatto che un ragazzo di 22 anni è morto in quel tratto di strada, questo potere discrezionale, evidentemente, è stato utilizzato male: malissimo oserei dire. Ed è lei stesso a fornire la risposta quando scrive “insidia o trabocchetto”. Lì, in quella maledetta curva, c’è l’insidia o il trabocchetto, perché procedendo verso Biancavilla, soprattutto di sera, la curva non si vede. E questo lo sappiamo già da anni.
A dircelo sono i tanti incidenti che hanno avuto protagonisti automobilisti non pratici dei luoghi che non impostano la curva continuando a tirar dritto, nonostante i delineatori modulari di curva e la striscia bianca che sono solo pannicelli caldi in presenza di un malato molto grave, e la morte di un ventiduenne ne è stata, purtroppo, la testimonianza.
Da giornalista, quando accadono questi fatti così drammatici, mi pongo sempre l’interrogativo: ho fatto quanto è nelle mie possibilità per evitare tutto ciò? Questa volta mi sono detto di no. Potevo fare di più. Avrei, ad esempio, dovuto ricordarle da tempo che quella strada non è sicura, avrei dovuto continuare a polemizzare con lei, anche se lei, ne sono certo, avrebbe replicato: “ci sono i delineatori modulari di curva e la striscia bianca”.
Con l’ottimo collaboratore di Santa Maria di Licodia, Luca Crispi, ci siamo detti che dovevamo riproporre con forza la questione sicurezza su via Alcide De Gasperi, perché un giornale se non giova a questo, a che giova? E l’abbiamo fatto. Questa responsabilità l’abbiamo sentita forte e mi sembra inaccettabile che lei scriva: “Laddove manchi il segnale è doveroso che gli automobilisti facciano riferimento alle norme del Codice Stradale”. Mi scusi signor sindaco, è una frase pilatesca. Dopo aver installato due cartelli stradali e una linea orizzontale ritiene che “tutto sia compiuto?”. A mio avviso non è così.
Provi a pensare: se lì, su quel maledetto tratto di una strada al limite del suo comune, ci fossero state barriere tipo “New Jersey” e i cosiddetti “occhi di gatto”, quel tragico incidente avrebbe avuto esito diverso? Mi sono preso la briga di ricercare il costo di pochi metri di barriera “New Jersey” e degli indicatori luminosi “occhi di gatto”: ebbene il costo è irrisorio, pari a poche centinaia di euro. Mi dica signor sindaco: la vita di un giovane, anche se eccede nella velocità, non ha un valore incommensurabilmente superiore? Ci rifletta signor sindaco.
Sulla foto da lei contestata si tratta solamente di una immagine di repertorio, come se ne utilizzano in tutti i giornali e, ad essa, non si fa alcuno specifico riferimento nell’articolo in questione; comunque, e sono d’accordo con lei, avremmo dovuto scrivere “foto di repertorio”, ma si è trattato di una svista e non di una scelta per colpire l’amministrazione.
Pietro Nicosia
Direttore Yvii24