Il Comune pubblica ordinanza sindacale rivolta ai padroni dei cani
Dopo la tolleranza zero nei confronti di coloro che non differenziano in maniera corretta a Santa Maria di Licodia ad avere vita difficile saranno gli amici a 4 zampe con i relativi padroni. È di qualche giorno fa l’ordinanza sindacale del primo cittadino Salvatore Mastroianni avente per oggetto “Obblighi per i proprietari e detentori di cani” attraverso la quale vengono indicate delle norme comportamentali che dovranno essere rispettati dai cittadini. Alla base dell’ordinanza, la necessità di adottare disposizioni cautelari volte alla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani a causa del verificarsi di incidenti soprattutto in ambito domestico legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari.
Tra i vari punti inseriti in ordinanza, è fatto obbligo ai proprietari di cani adottare durante la conduzione su strada dell’animale, un guinzaglio di misura non superiore ad un metro e mezzo e in casi di rischio per l’incolumità di persone o altri animali – o su richiesta della autorità – il padrone dovrà applicare al cane una museruola rigida o morbida. Divieto di accesso per i cani, anche negli edifici pubblici ed aperti al pubblico, nel cimitero comunale e nelle aree adibite a verde pubblico presenti sul territorio. Il divieto di accesso alle poche aree verdi cittadine – che da oggi andrà rispettato da tutti – certamente farà storcere il naso a non poche persone, che si chiedono sin da ora dove potranno far passeggiare Fido, considerata l’assenza sul territorio di aree adibite allo sgambamento degli amici pelosi.
Tra le motivazioni presenti nell’ordinanza, quella anche della necessità di garantire il mantenimento dell’igiene del suolo pubblico e il decoro dell’ambiente urbano. La presenza di deiezioni canine, secondo quanto indicato da una sentenza di un Tribunale Amministrativo di una regione, non configurerebbe un ingente pericolo sanitario per i cittadini, tale da giustificare un divieto assoluto di portare i cani al parco. Basterebbe infatti verificare che chi porta il proprio animale in un’area pubblica, sia munito di kit per la pulizia e proceda con la rimozione degli escrementi, così come giustamente indicato anche nell’ordinanza licodise.
Nel corso degli anni, comunque, in assenza di una normativa di regolamentazione, i vari tribunali amministrativi regionali hanno annullato molte ordinanze comunali che limitavano l’entrata dei cani nelle aree verdi. Certamente se tanto rigore viene applicato per animali domestici accompagnati dai propri padroni, altrettanta attenzione andrà necessariamente posta ad un problema dilagante come quello del randagismo del quale la nostra testata si è più volte occupato. All’interno dell’ordinanza, sono previste multe che vanno dai 50 euro fino a 34 mila euro nel caso estremo dell’organizzazione di combattimenti fra animali.