«La gente ha bisogno e voglia di partecipare alle scelte condividendo il percorso che abbiamo intrapreso»
È stato presentato ufficialmente sabato scorso, 11 giugno, alla cittadinanza licodiese, all’interno della sala Beverly Hills, il movimento civico-culturale “Guardiamo Avanti“. Per l’occasione è stato allestito il dibattito dal titolo “Licodia: ieri, oggi e domani.
A ricoprire il ruolo di responsabile del movimento, a Santa Maria di Licodia, è il medico Giuseppe Sidoti, che ha anche moderato il dibattito di sabato scorso. Il costituendo movimento, con rappresentatività nazionale, si prefigge l’obiettivo di voler partire dalle problematiche del paese per cercare di trovare delle soluzioni concrete, attraverso 5 passaggi: individuazione del problema, individuazione delle categorie che manifestano il problema, acquisizione dei dati del problema, analisi dei dati e infine l’elaborazione di una soluzione.
«Riteniamo che Santa Maria di Licodia viva un momento molto difficile ed è per questo che insieme ad altri amici abbiamo voluto creare un movimento culturale e civico che prenda un po’ in carico le problematiche del paese dopo una fase analitica-conoscitiva per far si che in una fase successiva – laddove si determinano le condizioni per poterlo fare – in maniera democratica alcuni elementi di questo movimento possano farsi carico di queste problematiche per portarle avanti sia in campo politico sia in campo economico culturale e sociale. È un movimento che si pone come obbiettivo quello di assorbire le esigenze della cittadinanza ponendo particolare attenzione ad alcune classi e precisamente a quelle un po’ più deboli»
La prima relazione della serata, curata dalla psicologa Agata Patti, ha voluto mettere in luce quali sono le problematiche sociali licodiesi, concentrando l’attenzione sul disagio giovanile.
«Non possiamo parlare di disagio giovanile senza prendere in considerazione la famiglia e la scuola. L’elemento comune di ogni forma di disagio è la mancanza di una relazione “crescitiva” tra adulto e giovane. Per prevenire il disagio, bisogna riflettere sul tipo di relazione che intratteniamo con i giovani».
A parlare di Associazionismo licodiese, è stato Francesco Nicolosi, presidente dell’associazione culturale “Rinascita Licodia” il quale ha evidenziato come queste associazioni non hanno avuto l’adeguato sostegno da parte delle istituzioni.
«L’associazionismo dopo il 2009 ha preso piede in maniera forte a Santa Maria di Licodia e forse oggi sono il cuore del paese. Le associazioni possono essere uno strumento utile per l’abbattimento del disagio sociale. “Rinasciata Licodia” è riuscita a coinvolgere i cittadini con un’iniziativa di petizione popolare per la messa in sicurezza di viale Strasburgo».
Terza ed ultima relazione è stata quella di Santo Torrisi, segretario provinciale del sindacato Confsal, che ha analizzato le principali problematiche licodiesi.
«Questa sera abbiamo avuto questo incontro all’interno del quale si sono affrontati problemi molto importanti che riguardano l’oggi e il domani di Santa Maria di Licodia. Si è registrato un grande degrado sociale che la gente ha denunciato. La gente ha bisogno e voglia di partecipare alle scelte condividendo il percorso che abbiamo intrapreso. Nel particolare la gente si vuole impegnare nel costruire un progetto per il futuro e in questo senso noi abbiamo lanciato un “patto” di solidarietà tra loro e noi»
Nella fase conclusiva si è tenuto un attento dibattito che ha fatto emergere diverse problematiche licodiesi di tipo ambientali, di tipo sociale, mettendo anche in evidenze alcune carenze di governo delle ultime amministrazioni.