Nei giorni scorsi è stata posizionata l’insegna luminosa della nuova rivendita di farmaci. La location sarà quella di via Aldo Moro
“Annuntio vobis gaudiom magnum“. È stato un po’ questo l’effetto che ha suscitato nei cittadini licodiesi l’annuncio da parte del Sindaco di Santa Maria di Licodia, Totò Mastroianni, durante il consueto discorso di “San Giuseppe” dello scorso agosto, dell’apertura della seconda farmacia nel paese etneo. A due mesi di distanza, l’agognata apertura sta per arrivare. Lo scenario dell’annuncio non era certamente quello di Piazza San Pietro, la loggia centrale non era quella della basilica vaticana ma semplicemente quella del palazzo di città licodiese – che può comunque vantare una storia di tutto rispetto – ed il “cardinale protodiacono” non indossava la talare color porpora ma una fascia tricolore.
C’era tutto, tranne il “Papa farmacista” che usciva dalla porta della Sistina per impartire la sua prima benedizione. Qualcuno diceva in piazza che forse il “Papa farmacista” fosse caduto nello sconforto e non si fosse voluto affacciare così come si narra in “Habemus Papam” di Nanni Moretti.
La farmacia, dopo una lunga serie di vicissitudini che hanno attraversato 3 “pontificati” – Petralia, Rasà e Mastroianni – e che Yvii24 ha riassunto nell’articolo dello scorso mese di giugno (rileggi l’articolo), ha finalmente trovato la sua ubicazione in via Aldo Moro. La farmacia, che ricordiamo inizialmente doveva essere a “Gestione Comunale”, a seguito di una mano imperscrutabile, una sorta di “Demiurgo”, che ne ha generato la perdita della titolarità, è stata affidata dell’Assessorato della Salute ad un privato, con decreto del 12 Gennaio 2015, nella persona della dott.ssa Daniela Pittalà.
Assegnazione che, come se non bastasse, è dovuta passare anche attraverso un ricorso alla graduatoria di merito degli idonei al concorso per l’assegnazione di sedi farmaceutiche della provincia di Catania.
Secondo alcune indiscrezioni, la seconda farmacia licodiese dovrebbe già aprire i battenti entro il mese di novembre, ponendo così fine ad una delle vicende più travagliate degli ultimi decenni politici della “seconda repubblica” licodiese e che ha pure visto un”papa” scendere dal Soglio di Pietro, perché sfiduciato dai “cardinali”.