Un terzo di comuni isolani chiamati alle urne. Si vota a Catania e in altri 4 capoluoghi
Sono 137 le città siciliane che domenica prossima si recheranno alle urne per rinnovare amministrazioni e consigli comunali: in pratica un terzo dei comuni. Ben cinque i capoluoghi di provincia: Catania (la città più importante) insieme a Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani.
Nei 19 centri con popolazione superiore a 15 mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario con eventuale ballottaggio dopo due settimane. Con la riforma di due anni fa, vince al primo turno il candidato sindaco che supera il 40% dei consensi; nel caso in cui questo limite venga superato da due candidati, vince chi riporta il maggior numero di voti. L’eventuale ballottaggio, il 24 giugno, vedrà confrontarsi i due candidati più votati che non abbiano superato il 40%. Unico turno maggioritario per i 118 comuni con popolazione sotto i 15 mila abitanti.
In provincia di Catania, oltre al capoluogo, si recheranno alle urne Acireale, Aci Sant’Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Gravina di Catania, Maletto, Mascalucia, Mineo, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, San Cono, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Sant’Alfio, Santa Venerina, Valverde, Viagrande. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23. Lo scrutinio inizierà alla chiusura delle operazioni di voto. Nei comuni in cui si vota anche per le circoscrizioni, le operazioni di scrutinio si sospenderanno alle 3 per riprendere l’indomani mattina.
Adrano tutti i candidati
Belpasso tutti i candidati
Biancavilla tutti i candidati
Come si vota
L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita potrà richiederla nel comune di residenza anche nella giornata di domenica.
L’elettore potrà votare un candidato sindaco e una lista collegata.
Votare solo la lista e, in questo caso il voto si estenderà anche al candidato sindaco collegato.
Votare solo il candidato sindaco e, in questo caso, il voto non si estende ad alcuna lista che lo sostiene.
Votare un candidato sindaco e una delle liste per il Consiglio comunale collegata a un altro candidato sindaco (voto disgiunto).
Per le liste in corsa per il Consiglio comunale l’elettore potrà esprimere al massimo due preferenze: un uomo e una donna. Può esprimere anche una sola preferenza o barrare solo il simbolo della lista. Nel caso in cui si votasse per due candidati dello stesso sesso, il voto viene assegnato solo alla prima preferenza.
VIDEO: COME SI VOTA