L’Isola risulta essere la prima regione italiana per numero di aziende e beni immobili sottoposti a misure di prevenzione patrimoniale di tipo ablativo (sequestri e confische preventivi che devono indicare le ragioni che rendono necessario anticipare l’effetto cautelativo prima della definizione del giudizio) quali il sequestro e la confisca, tanto che sono 1.487 le aziende sottratte alla mafia, pari al 30% del totale italiano (4.915). Dato che sale al 39,5% quando si parla di beni immobili (16.947 sui 42.875 di tutta Italia). Il primato siciliano si conferma anche sul fronte dei procedimenti giudiziari in gestione (1.395 sul totale nazionale di 4.734, pari al 29,5%).
Seguono ma con meno della metà dei procedimenti, la Campania (674) e la Lombardia (609). Sono questi i numeri emersi ieri in occasione dell’incontro “Prevenire per non reprimere: misure di contrasto a infiltrazioni criminali e corruzione” organizzato da Sicindustria e Federmanager Sicilia Occidentale e che si è svolto presso la Sala convegni di Sicindustria a Palermo.
Il presidente della 1ª Sezione Penale misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Raffaele Malizia, sull’estrema importanza delle misure di prevenzione patrimoniale ha detto “Sono una componente essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata e, in genere, a tutte le forme di illecito arricchimento. Lo sono da 40 anni e rappresentano uno strumento irrinunciabile ancor di più in un momento come quello attuale in cui vi sarà un afflusso di risorse senza precedenti. Gli allarmi provenienti da più parti sulla necessità di mantenere alta l’attenzione”.
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