Sempre più frequenti le donne abbindolate da sedicenti militari americani in cerca d’amore. In realtà si tratta di una organizzazione di truffatori
In tempi di social network, sono innumerevoli le denunce sporte da donne che trascorrono il loro tempo in chat imbattendosi in sedicenti militari americani di bell’aspetto che giocano sulla condizione di solitudine di queste donne e che, attirandole nella loro rete, perpetrano una vera e propria truffa ai loro danni. Parliamo delle truffe romantiche, delle truffe d’amore, delle truffe del soldato innamorato. Il copione è sempre lo stesso. Questi “militari” iniziano a chattare con donne sole e anche un po’ ingenue e dopo averle imbambolate di chiacchiere e di lusinghe, nonché dopo avere inviato loro belle fotografie in cui si mostrano in divisa in tutta la loro beltà (ovviamente le foto sono prese in prestito da altri profili), iniziano ad avanzare richieste di soldi per i più svariati motivi.
Ovviamente, non mancano le promesse di matrimonio e di regalie importanti nonché la prospettazione di progetti futuri, con tanto di ville e viaggi in America, così come non mancano i racconti strappalacrime di una vita fatta di dolore, di sofferenza, di traumi infantili, di matrimoni andati alla deriva a causa di ex mogli streghe brutte e cattive.
E lì, cosa parte, cosa si attiva? Parte ovviamente lo spirito da crocerossina delle povere malcapitate che iniziano a chattare sempre più convinte di avere trovato non solo l’amore della loro vita, ma anche una missione di vita: salvare il loro amato dal dolore del passato per vivere una vita felice come nelle favole (!). Sembra assurdo, ma è così e tantissime donne ci cadono. Donne sole, dipendenti affettive, donne emotivamente immature che non mettono in conto che dietro ad una chat possa esserci chiunque, donne narcise che credono che il loro fascino sia tale da fare innamorare un bel militare soltanto con quattro chiacchiere in chat e qualche bella fotografia.
Peccato che al di là della tastiera non ci sia nessun militare ma ci sia una banda di truffatori (sembrerebbe di origini ghanesi) che approfittano dell’ingenuità e della buona fede di queste donne che in alcuni casi si spingono ad inviare ai loro amati lontani anche somme importanti (in un caso anche 50.000,00 euro!). E cosa accade dopo che la truffa è stata perpetrata? Accade, ovviamente, che i bei militari spariscono nel nulla e così le donne rimangono ancora più sole e pure senza soldi.
Mi fa tristezza pensare che la solitudine di alcune persone sia tale da spingerle a cercare disperatamente l’amore sui social network e mi fa tristezza pensare che esistano donne che si bevono letteralmente tutte le cavolate che vengono loro propinate da soggetti sconosciuti che le abbindolano con due o tre lusinghe.
Il punto è sempre uno: autostima!
Una donna sicura di sé, emotivamente sana, una donna consapevole, non consente a nessuno di ferirla, di prenderla in giro, di usarla, di sfruttarla. Una donna insicura, invece, sola (intendo interiormente sola), che non si dà valore, che cerca l’affermazione di se stessa negli altri e non dentro di sé, può incappare in esperienze simili. Esperienze logoranti, esperienze traumatiche, esperienze che ledono ancora di più l’autostima già bassa di queste donne.
Il fenomeno è così tanto diffuso che lo stesso esercito americano ha denunciato l’accaduto e sono in corso indagini a livello internazionale. Non sono esenti dal fenomeno neanche le donne italiane e, infatti, sono tante le nostre connazionali cadute in truffe del genere, tanto che qualche tempo fa nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?” il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha invitato le vittime di queste truffe a denunciare. Non si può minimamente immaginare di essere amate se prima non si ama se stesse. Amatevi e rispettatevi e alzate il livello di attenzione. Non vi farete mai rispettare se prima non rispettate voi stesse. Coccolatevi e accuditevi con un buon libro o una passeggiata, piuttosto che cercare ossessivamente un uomo su internet.
L’amore non si cerca ossessivamente. L’amore è un dono. Ed un dono ancora più grande è amare noi stessi prima di tutti gli altri.