Esperienza dal bilancio positivo per i 30 giovani sordi che hanno preso parte allo scambio culturale promosso dall’Associazione Famiglie degli Audiolesi Etnei
Si è conclusa oggi a Catania la settimana di scambio culturale “Talking Hands” inserito all’interno delle azioni europee di scambio di giovani del programma Erasmus+. Promotrice del progetto è stata l’Associazione Famiglie degli Audiolesi Etnei gemellata con l’Asociación Reeducación Auditiva de Niños Sordos di Burgos, approdata in terra di Sicilia con 15 ragazzi sordi della comunità autonoma di Castilla y Leon. Il progetto ha permesso ai giovani sordi spagnoli e catanesi che ne hanno preso parte, di potersi confrontare in maniera costruttiva su tematiche importanti come la sordità, le differenze linguistiche della Lingua dei Segni, la cultura sorda.
Grande entusiasmo e soddisfazione da parte dei partecipanti che, oltre ad aver svolto attività formative all’interno dell’Afae, hanno avuto modo di poter visitare la città di Catania, di Siracusa, l’Etna, senza disdegnare, nei momenti di pausa, la degustazione di un buon arancino, una deliziosa pizza, un succulento piatto di spaghetti e del buon mare siciliano
A parlare di «bilancio fortemente positivo» è il presidente dell’Afae Vincenzo Lucifora. «Questa esperienza ha arricchito sia i ragazzi che dapprima erano timidi tra loro ma che con il passare del tempo sono riusciti ad amalgamarsi e sintonizzarsi tra di loro. Una settimana veramente intensa; sapevamo l’importanza di questi scambi e speriamo di organizzarne altri.»
Yvii 24 ha voluto raccogliere le emozioni che questo scambio ha suscitato, attraverso Beatrice Balsamo e Nestor Fernández Sánchez, due ragazzi che ne hanno preso parte
«Lo scambio culturale con gli spagnoli è stata una bellissima esperienza – ci spiega in LIS Beatrice Balsamo – perchè ci ha dato la possibilità di conoscere la loro cultura e loro di conoscere la nostra. Speriamo che in futuro anche noi potremmo andare li per aumentare le nostre conoscenze.»
«Mi sembra che sia stata un’esperienza positiva – ci dice in LSE Nestor Fernández Sánchez – e magari spero che il prossimo anno si possa mettere su un progetto simile per incontrarci di nuovo. Il progetto ha permesso a sordi italiani e spagnoli di potersi conoscere e confrontare le rispettive culture, come ad esempio il cibo, la pasta, e la pizza che sono buonissime; anche la spiaggi ci ha permesso di rilassarci. In totale posso dire che è stata un’esperienza bella e positiva.»
Nella giornata di ieri, sono stati presenti presso la sede dell’Afae di Catania anche la Dott.ssa Margherita Oliva, responsabile dell’ufficio Agenzia Giovani del comune di Catania e la Dott.ssa Palma La Piana, referente dei progetti europeri, per prospettare ai presenti le opportunità che l’Europa mette in campo nell’ambito lavorativo, culturale e di risorse economiche per l’imprenditorialità giovanile.