L’iniziativa, promossa su Facebook, ha riscosso ampio consenso
La pericolosità della strada statale 284, l’Occidentale etnea, è cosa nota. Con oltre 50 incidenti mortali in 10 anni, in soli 14 chilometri, ha acquisito il funereo tuitolo di “strada della morte”. Adesso nasce il comitato “Pro raddoppio”, promosso da Benedetto Torrisi, già candidato sindaco alle ultime amministrative a Santa Maria di Licodia. Il comitato ha inoltrato una nota che pubblichiamo integralmente.
Parte l’adesione alla condivisione dell’iniziativa promossa dal Comitato Cittadini PRO Raddoppio della SS284 Occidentale Etnea. Obiettivo: sensibilizzare le Istituzioni sui problemi, drammi e disagi che questa strada provoca principalmente ai cittadini delle aree interessate. Da anni vari tentativi ed interlocuzioni da parte di illustri, con le autorità regionali non hanno portato a nulla. Oggi il tentativo è di lasciar parlare i cittadini sotto un’unica voce, certi e fiduciosi della sensibilità ai problemi della Sicilia che l’attuale Presidente della Regione e l’Assessore alle Infrastrutture presentano e palesano in base a quanto si legge sui media.
A pochi giorni dalla nascita dell’iniziativa su Facebook, alla pagina “raddoppiostradastatale284” si contano tantissime condivisioni, oltre 12mila contatti raggiunti, 1400 interazioni, a conferma dell’interesse che l’iniziativa sta suscitando. Hanno già aderito cittadini e associazioni apolitiche e senza fini di lucro in rappresentanza di tutti i paesi serviti da questa importante arteria: Paternò, Santa Maria di Licodia, Belpasso, Ragalna, Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto, Cesarò e Randazzo.
Una mobilitazione di cittadini di buona volontà che hanno sempre avuto la voglia di rivendicare i disagi di questa strada tremenda e che oggi, grazie a questa iniziativa, trovano l’entusiasmo di dare il loro contributo, con l’impegno di attivare tutti i processi per la raccolta delle firme PRO Raddoppio della SS284 ormai nota a tutti come una infrastruttura insicura, ad alto rischio di incidenti, con morti e con un disagio cittadino giornaliero frutto di incolonnamenti o di imprudenze continue.
Solo nell’ultimo decennio nel tratto a corsie singole (tra Adrano e Paternò) si contano circa 350 incidenti e 60 morti e un fiume di articoli che presentano uno scenario oggettivo al quale non si può rimanere con gli occhi chiusi, né come cittadini né come amministratori locali, né come decisori regionali. Una scia di sangue , di morti e drammi familiari inimmaginabili, sui quali umanamente non si può rimanere indifferenti
Per il comitato cittadino “Pro Raddoppio ss 284”
Benedetto Torrisi
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In precedenza il comitato aveva scritto una lettera al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci
Al Sig. Presidente della Regione Sicilia
On. Nello Musumeci
Al Sig Assessore Regionale alle Infrastrutture
On. Avv. Marco Falcone
Catania li 10 aprile 2018
Oggetto: lettera pro raddoppio SS284 Occidentale Etnea
Sig. Presidente e Sig. Assessore,
corre l’obbligo, da semplici cittadini, da genitori, da lavoratori che giornalmente percorriamo chilometri di strade siciliane per portare a casa il pane, di rivolgerci a Voi in un accorato appello di interesse verso un problema che sembra solo riempire pagine di giornali, e forse, non richieste di quegli amministratori locali che dovrebbero prendere a cuore gli interessi, il benessere e la sicurezza di noi cittadini.
Una strada trafficatissima in tutte le ore del giorno e della notte. Una strada che unisce le economie dell’area pedemontana sud con quella metropolitana catanese. E’ utilizzata da circa da 150mila abitanti (è questa la dimensione della popolazione servita da Randazzo, Maletto, Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna e Paternò) con un flusso giornaliero enorme. Basta osservare cosa accade quando ci si sposta da nord a sud dove da una corsia si passa a due corsie con incolonnamenti, per rendersi conto che la doppia corsia è sufficiente a stento!
E’ inevitabile non calcolare la probabilità degli incidenti su questa strada. Un traffico veicolare di mezzi pesanti pazzesco con continui incolonnamenti, e continue imprudenze degli automobilisti costretti, il più delle volte, a sorpassi rischiosi.
Stiamo parlando della strada statale 284 Occidentale Etnea che comincia appena fuori dall’abitato di Randazzo e si chiude a Paternò, dove si innesta sulla strada statale 121 Catanese. Attraversa anche Maletto, Bronte, Adrano, Biancavilla, Ragalna e Santa Maria di Licodia.
Basta fare una semplice rilevazione a campione in orari differenti del giorno e della notte, che ci si accorge di una incidenza del traffico veicolare altissima. Lo sviluppo delle economie produttive locali particolarmente presente nell’area metropolitana, costringe popolazioni intere del territorio pedemontano a spostarsi per necessità lavorative da nord verso sud del versante Etneo. Ma è altrettanto vero che, la presenza stabilimenti commerciali e industriali, di uffici pubblici, ospedali, banche e scuole, presenti nei territori dell’area pedemontana sud (oggetto di nostra analisi) comportano spostamenti continui nel senso contrario.
Senza parlare di ciò che accade durante gli eventi folcloristici, vacanzieri paesaggistici e culturali, che interessano proprio i Comuni sopra citati. Lo spostamento di masse di automobilisti dall’area metropolitana verso questi comuni comporta il generarsi di fiumi di auto che durante il fine settimana o durante questi eventi, mettono a dura prova la pazienza degli automobilisti e l’iper lavoro della polizia stradale, forse anche sottodimensionata rispetto al flusso e alla vastità del territorio da controllare. “Il transito di mezzi commerciali pesanti – come tir o camion – produce carovane di automobili costrette a procedere quasi a passo d’uomo. Il che invoglia gli automobilisti a sorpassare, spesso non un solo veicolo ma tre o quattro. L’Occidentale Etnea, tuttavia, non è cambiata granché. La carreggiata è rimasta unica per ogni direzione di marcia. Jersey in gomma, piuttosto usurati, separano i due sensi solo per pochi chilometri, all’altezza di Biancavilla. La strada è priva di corsie d’emergenza o di vie di fuga. In alcuni settori è costeggiata da muri di pietre. Le condizioni dell’asfalto sono catastrofiche. Le stratificazioni di rattoppi, uno sopra l’altro, sono spesso più insidiose delle buche. E nel periodo invernale questo quadro già di per sé drammatico viene ulteriormente aggravato dal ghiaccio” è quanto riporta Meridionews del 22 maggio 2017.
Se dalle statistiche dei flussi passiamo alle statistiche sugli incidenti stradali inclusi quelli mortali, lo scenario diviene drammatico. Nell’ultimo decennio (2008-2018) solo nel tratto a corsie singole (tra Adrano e Paternò) si contano circa 350 incidenti e 60 morti .
Le statistiche mediatiche presentano uno scenario oggettivo al quale non si può rimanere indifferenti, né come cittadini né come amministratori locali, né come decisori regionali. Andando a ritroso nel tempo, ultimo è l’articolo del 7 aprile 2018, lo precedono quello del 23 marzo 2018, del gennaio 2018, del settembre 2017 e così via dicendo, ma tutti questi registrano una scia di sangue e di morti incredibile ai quali si aggiungono drammi familiari inimmaginabili, sui quali umanamente non si può rimanere indifferenti, specie gli amministratori.
A questo punto, Sig. Presidente della Regione e Sig. Assessore alle Infrastrutture, questo comitato libero di cittadini “pro raddoppio della SS284” chiede alle S.V.I. di voler predisporre tutte le iniziative volte a risolvere tale dramma sociale, affinché possiate donare alle popolazioni di queste aree, nonché alle economie di questi territori, una infrastruttura sicura, percorribile e funzionale alla crescita del benessere economico e sociale di queste comunità.
Ci rendiamo conto che si tratta di un investimento importante, ma forse, non così importante come la scia di morti e feriti che questa strada miete giornalmente.
Ci auguriamo e auspichiamo che possiate fornire risposte immediate. Offriamo altresì la nostra disponibilità a prendere parte a tavoli tecnici per lo sviluppo di questa arteria infrastrutturale, in rappresentanza delle migliaia di cittadini ed automobilisti che giornalmente utilizziamo la SS284 Occidentale Etnea.
Certi su un vostro riscontro, porgiamo
Distinti saluti
Primo Firmatario Benedetto Torrisi