Ieri in Prefettura a Catania, riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Un autovelox costa da 15 mila a 100 mila euro: sarà una spesa sostenibile?
Riunione ieri in Prefettura a Catania del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per la prosecuzione della discussione sulla sicurezza sul tratto stradale Catania-Randazzo, costituito dalle statali 121 (Catania Paternò) e 284 (Paternò-Randazzo), sulle quali nell’ultimo mese si sono verificati gravissimi incidenti costati la vita a 5 persone. Presenti, insieme al Prefetto Claudio Sammartino, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Camporotondo Etneo, Belpasso, Paternò, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano , Bronte, Maletto e Randazzo – i cui territorio sono attraversati dalle due arterie –, i rappresentanti delle polizie locali e dell’Anas.
Il Gruppo di lavoro tecnico, insediato dal prefetto, dopo aver attentamente studiato i tracciati, ha previsto l’installazione di 29 fra autovelox e tutor nei due tratti di strada, per dissuadere dall’eccesso di velocità e, dunque, innalzare gli standard di sicurezza. Undici di essi sono previsti sulla 121, mentre i restanti 18 riguardano la 284. La sicurezza, comunque, passa anche da altre misure necessarie: segnaletica orizzontale e verticale, illuminazione, guard rail, risagomazione di alcuni svincoli, spartitraffico, dissuasori di velocità e, ovviamente, manutenzione.
Il prefetto ha chiesto all’Anas e alle forze dell’ordine di proseguire i sopralluoghi sulle due arterie. I Comuni hanno manifestato la propria disponibilità a installare gli autovelox ed il costo sarebbe in larga misura a loro carico. L’Anas predisporrà le strutture di supporto e la segnaletica, mentre la Regione ha lasciato capire che contribuirà finanziariamente.
Non vogliamo fare il controcanto, soprattutto su un argomento che riguarda la salvaguardia della vita, tuttavia, il costo degli autovelox è davvero importante e lasciare che siano i comuni a provvedere all’acquisto, rende il tutto molto nebuloso. Un autovelox mobile costa da 15 mila euro in su, mentre un autovelox fisso costa anche 100 mila euro. In considerazione del fatto che sono previsti 29 apparecchi, la spesa, vista la situazione dei bilanci degli enti territoriali, ci appare impossibile per municipi che, oggi, hanno serie difficoltà a garantire l’ordinario.
Certo, si potrà risparmiare acquistando apparecchiature mobili e prevedendo turni di pattuglia delle polizie locali, ma i vigili urbani non potranno garantire né tutti i giorni né tutti gli orari. Per cui, se qualcuno non “caccia i soldi”, difficilmente i buoni propositi di trasformeranno in realtà, a meno che non ci si accontenti di un autovelox mobile in funzione saltuariamente: ma così, non si innalza la sicurezza sulle due strade. La questione verrà ancora approfondita a Belpasso, il prossimo 14 novembre, e nuovamente in Prefettura il 29.