I 104 bambini dell’orchestra dell Fondazione “Città Invisibile” suoneranno per chiedere verità sulle stragi del ’92
Sarà una giornata intensa quella del 23 maggio prossimo a Palermo, data della commemorazione della strage di Capaci, per l’orchestra giovanile catanese “Falcone e Borsellino” promossa dalla Fondazione “Città Invisibile”. Quest’anno, l’iniziativa vuol proporre un’idea diversa rispetto alle consuete celebrazioni per ricordare il sacrificio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, attraverso tre concerti-testimonianza dell’orchestra formata da elementi provenienti dai quartieri disagiati della città di Catania e della provincia. La Fondazione “Città Invisibile” ha sede ad Adrano, presso la Scuola “Verga”, a Catania presso la parrocchia Santa Chiara di Librino e a San Cristoforo in via Orfanelli 36.
Il primo evento musicale si terrà alle 10:30 presso l’Istituto Comprensivo Statale “Falcone” di Palermo, con lo scopo di mostrare come la lotta alla mafia possa essere efficacemente condotta dai bambini e dagli adolescenti, attraverso la cultura, e in particolare dalla formazione musicale. Alle 15:30 la “Falcone e Borsellino” si sposterà all’Addaura, per il secondo concerto-testimonianza, dove il 19 giugno 1989 la scorta di Falcone, in un’ ispezione di routine, a poche decine di metri dalla villa al mare del giudice, scoprì sugli scogli un borsone da sub contenente 58 candelotti di gelatina collegati a tre diversi congegni d’innesco. Ultimo appuntamento della giornata sarà alle 17:30 all’interno della Cappella Palatina con il concerto “Vox vivens in lucem” , con accesso solo attraverso inviti. In quest’ultimo concerto, i ragazzi dell’orchestra suoneranno con la violinista di fama internazionale Maristella Patuzzi brani di musica barocca.
A distanza di 25 anni da quelle terribili stragi di mafia tanti interrogativi restano aperti, nonostante le sentenze definitive di condanna per 37 esecutori e mandanti, di cui 24 all’ergastolo grazie alla collaborazione dei pentiti Santino Di Matteo e Gioacchino La Barbera. Il biglietto del Sisde sul luogo dell’attentato, il mistero dell’aeroplano che volava sull’autostrada, il caso del poliziotto Agostino, ucciso qualche settimana dopo lo sventato attentato all’Addaura, la presenza nei luoghi del delitto di esponenti dei servizi segreti, la scomparsa dell’altro agente Emanuele Piazza, anch’egli coinvolto nel misterioso ritrovamento dello zaino sulla scogliera della Addaura, il riferimento di Falcone a “menti raffinatissime”, richiedono un approfondito accertamento della verità che ancora non è stato compiuto fino in fondo. Ed è di questa necessità di giustizia che i bambini dell’Orchestra “Falcone Borsellino”, diretti dal maestro del Sistema Abreu, Botello, faranno appello alle Istituzioni.