I medici coinvolti nell’operazione del Nas sono di Adrano e Raddusa
In merito all’operazione del Nas di Catania di ieri, che dopo una lunga attività di indagine ha fatto emergere presunte truffe al sistema sanitario regionale da parte di medici e farmacisti, secondo quanto riferito da “La Repubblica” e dal “TgR Sicilia” i medici coinvolti sono Salvatore Siroti con studio a Raddusa e Orazio Scarpignato con studio ad Adrano. In merito alle farmacie interessate nella truffa, queste hanno sede a Santa Maria di Licodia, Adrano, Misterbianco e Raddusa.
Ricordiamo, che l’operazione era nata qualche mese fa dopo un’ispezione presso una farmacia di Adrano che portò ad un maxi sequestro di circa 2.000 confezioni integre di farmaci ed in corso di validità dalle quali erano state staccate le cosiddette “fustelle” cioè il bollino adesivo che il farmacista trattiene nel momento in cui consegna i farmaci ai pazienti, per attaccarlo alla ricetta medica al fine di ottenere il rimborso da parte dell’ASP. Nel corso delle successive verifiche condotte con la collaborazione della Commissione di vigilanza farmaceutica dell’ASP di Catania, furono scoperte oltre 200 ricette mediche irregolari, frutto di false prescrizioni farmaceutiche effettuate in diverse zone dell’hinterland catanese, dalla zona etnea fino al calatino.
Secondo quanto appurato dai Carabinieri, i due medici generici avrebbero proceduto all’emissione di prescrizioni fittizie di farmaci attraverso ricette mediche intestate a pazienti ignari. Il tutto, si sarebbe compiuto con il concorso di farmacisti compiacenti, che ottenevano l’indebito rimborso da parte del SSR, impedendo in alcuni casi, il commercio di determinate specialità medicinali provenienti da specifici canali distributivi. La truffa, secondo quanto stimato, ammonterebbe intorno a 2 milioni di euro ai danni del Sistema Sanitario Regionale.