Assemblea in vista della costituzione del comitato “No Triv Valle del Simeto”
Prima riunione, nei giorni scorsi, presso Palazzo Bianchi di Adrano, su iniziativa dell’associazione Casa del Popolo “Rosano – Maccarrone”, del costituendo comitato “No Triv Valle del Simeto”. Presenti i comitati siciliani “No Triv”: “Val Belice”, il comitato contro le discariche di Lentini e Motta, il comitato contro l’inceneritore e mega-biodigestore di piano Rinazze (Biancavilla), l’associazione “Vivisimeto” di Paternò, il “Presidio Partecipativo del Patto di fiume Simeto”, il “Comitato cittadino di Centuripe”, la segreteria del partito Comunista di Catania, gli avvocati del comitato No Muos.
L’incontro, che ha voluto costituire una prima presa di posizione verso le trivellazioni che stanno avvenendo in contrada Mandarano (Centuripe), è stato introdotto e moderato dall’agricoltore simetino Emanuele Feltri e ha visto i contributi dell’ambientalista biancavillese Piero Cannistraci e del Presidente dell’Irssat Giuseppe Lo Bianco. A quest’ultimo è toccato pure il compito di tirare le conclusioni. Il numeroso pubblico che ha riempito la sala De Andrè ha pur esso preso a turno la parola, manifestando apertamente forti preoccupazione per le sorti di questo e dei restanti territori siciliani interessati dalle concessioni per la prospezione e ricerca di idrocarburi.
Le concessioni della Val Simeto appaiono incoerenti rispetto alla storia recente segnata dall’instaurarsi del Patto del fiume Simeto e dal successo della candidatura alla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), quale area prototipale di sperimentazione di politiche fondate sulla sostenibilità. Ci si è congedati ripromettendosi di fare rete con le altre realtà siciliane per stimolare l’assunzione di responsabilità dei consigli comunali e dei sindaci i cui territori sono interessati da tali concessioni minerarie.