Due uomini sono stati ritenuti responsabili di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di alcune donne
Continuano i casi di violenza sessuale nei confronti delle donne: nell’ultima settimana, altri due uomini sono stati fermati dalla Polizia di Stato per il medesimo reato. Si tratta di un 36enne cinese ed un 47enne residente a Zafferana Etnea. Il primo, tratto in arresto dagli uomini della Polizia di Stato su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una donna straniera la quale, in evidente stato di agitazione, avrebbe dichiarato che sin dalle prime ore del mattino, all’interno di un B&B del centro cittadino presso la quale alloggiava, era stata vittima di violenza sessuale, accusando subito il 37enne cinese conosciuto nella struttura ricettiva stessa e con la quale condivideva la stanza. Dopo il tempestivo intervento della Squadra Mobile – Sezione “Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali”che ha permesso di individuare e bloccare l’uomo, messosi in fuga subito dopo l’accaduto ed in procinto di imbarcarsi per la Tunisia. La donna è stata accompagnata presso l’Ospedale Vittorio Emanuele, dove le sono stata riscontrate lesioni guaribili in quindici giorni.
Per quanto riguarda il secondo caso, la Polizia di Stato – Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania – ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Catania nei confronti di un 47enne residente a Zafferana Etnea, ritenuto responsabile di violenza sessuale nei confronti di tre ragazze, due delle quali minorenni. L’uomo, titolare di una associazione sportiva, avrebbe abusato del suo ruolo di allenatore di ping pong per indurre le tre vittime a subire atti sessuali. Le stesse vittime che hanno denunciato, in seguito, quanto accaduto. L’indagine è stata avviata ad aprile di quest’anno, quando la madre di una ragazza di anni 15 ha denunciato alla Polizia Postale di Catania di avere rinvenuto nello smartphone della propria figlia diverse conversazioni chat a sfondo sessuale intrattenute con soggetto adulto, autore anche di richieste di foto intime. Successivi approfondimenti investigativi, anche tramite l’analisi delle conversazioni chat che la vittima aveva intrattenuto con amiche, facevano emergere che l’arrestato aveva abusato di altre due ragazze.