Il Presidente provinciale, Salvo Nicosia: “Risarcimento anche per chi non è riuscito ad ottenere giustizia in prima istanza”
Gli sviluppi della bancarotta fraudolenta di Wind Jet, con l’arresto di Antonino Pulvirenti, danno nuovo slancio alla Federconsumatori Catania nella tutela delle migliaia di passeggeri che, nell’agosto 2012, rimasero bloccati negli aeroporti di mezza Europa e ai quali non è mai stato riconosciuto alcun rimborso per i biglietti e, più che mai, alcun risarcimento per i tanti disagi subiti. Nel luglio dell’anno successivo, furono affidati alla Federconsumatori di Mascalucia, da parte dello Sportello SOS Turista, struttura gestita dalla stessa associazione nella sua sede di Modena, centinaia di procure provenienti da viaggiatori residenti in ogni parte del paese, i quali, nella loro qualità di “creditori chirografari” esprimevano, attraverso gli Avvocati Walter e Fortunato Creaco, consulenti legali Federconsumatori, il loro voto contrario alla proposta di concordato preventivo.
Gli sfortunati viaggiatori purtroppo dovettero accontentarsi di un misero 5% del costo del biglietto – che, personalmente, Pulvirenti si impegnava a pagare, in ratei, in cinque anni, con il proprio patrimonio. Se il costo medio di un biglietto di una compagnia low-cost, quale era WIND JET, variava dai 70 ai 150 euro, il rimborso-elemosina sarebbe stato dai 3 euro e mezzo (da pagare con bonifici da 70 centesimi l’anno) ai 7,50 euro. Ma non ha accettato alcun viaggiatore.
“Si conferma ancora una volta – ha dichiarato Salvo Nicosia, Presidente Provinciale di Catania di Federconsumatori – che parte dell’economia siciliana non è sana, ma ora è il momento che i viaggiatori truffati abbiano la massima tutela. Ecco perché – aggiunge Nicosia – la Federconsumatori di Catania si riserva di costituirsi parte civile, per ottenere il giusto risarcimento per chi non è riuscito ad ottenere giustizia in prima istanza.”