Un video shock, quello pubblicato nella giornata di ieri sul sito de “La Repubblica” all’interno di un articolo dal titolo “Adrano, le minacce di un “caminante” ad associazioni e giornalisti”. Alla base della vicenda, un servizio che i giornalisti stavano realizzando sullo scottante tema dei beni confiscati da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Nello specifico, l’attenzione sarebbe ricaduta su due abitazioni di Adrano di via Zaccani e via Archeologica, sequestrati nel 2013 e poi confiscati qualche anno dopo, che risultano, così come si legge nell’articolo, “da quattro anni patrimonio del Comune. Eppure chiusi e in parte ancora occupati”. Contattato telefonicamente il sindaco di Adrano Angelo D’Agate, ha dichiarato di essere a conoscenza della destinazione dei beni al comune, ma che ad oggi non è stata fatta alcuna consegna.
«Questo è l’elenco dell’Agenzia» dice un giornalista nel video, rivolgendosi ad una persona. «A voi che c***o ve ne frega», la risposta. Sono gli stessi giornalisti a placare gli animi, i quali si rendono disponibili a riportare – così come deontologia impone – anche la posizione degli ex proprietari attraverso le dichiarazioni dei legali della famiglia. «Ma che articoli, vi conviene che ve ne andate perché ve la faccio finire un po’ bruttina oggi, anche se perdo la libertà, non è un problema» continua l’uomo nel video, il quale poi rispondendo ad una telefonata definisce i giornalisti come «teste di c***o».
E poi la minaccia che si sente distintamente nel video: «Finisce male, può venire anche la Polizia. Abbiamo un procedimento di ‘Trasburbo’ accettato (riferendosi ad un ricorso presso la Corte europea di Strasburgo), voi non vi potete permettere, nemmeno l’Agenzia si può permettere. Intanto scendi dalla mia banchina», come se anche il suolo pubblico fosse di sua proprietà. Poco prima, stando a quanto si legge nell’articolo, il cronista di Repubblica aveva parlato pure con il proprietario della villa, il 61enne Giacomo Liotta, noto come il “re di Adrano” ma che nel video non compare che avrebbe affermato: “Voi qua non potete stare”.