L’uomo si trovava ai domiciliari poiché coinvolto nell’operazione Araba Fenice 3
I Carabinieri della Stazione di Belpasso coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, a conclusione di una attività investigativa, hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio il 41enne belpassese Rosario La Rosa che, nonostante si trovasse ristretto agli arresti domiciliari, continuava l’attività di smercio di droga.
La Rosa, organico al clan dei “Navarria”, articolazione locale della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, non è nuovo a reati in materia di droga essendo stato infatti arrestato nel 2015 per la coltivazione di oltre 500 piante di cannabis. L’uomo, nonostante si trovasse ai domiciliari perché destinatario di un O.C.C. (operazione Araba Fenice 3 del 2017), era da tempo un soggetto di primario interesse investigativo dei militari che, a ragion dovuta, lo hanno sempre posto al centro delle loro attenzioni sospettandolo di rifornire i tossicodipendenti del comprensorio belpassese.
L’attività di osservazione ha così consentito di verificare l’eccessivo movimento di giovani sotto l’abitazione di La Rosa, circostanza che indotto gli operanti ad effettuare una perquisizione domiciliare. Furbescamente l’uomo, alla vita dei militari, consegnava loro spontaneamente una semplice infiorescenza di cannabis ed una dose di cocaina giustificandone il possesso come di “uso personale”
I Carabinieri, sospettosi e forti dell’infallibile fiuto dei cani antidroga, hanno preferito estendere la ricerca a tutta l’abitazione rinvenendo in più nascondigli: un bilancino elettronico di precisione, 10 dosi di cocaina già pronte per la vendita al minuto nascoste all’interno di uno scatolo di medicinali, nonché ulteriori 7 dosi della medesima sostanza stupefacente, analogamente confezionata e nascosta all’interno di un pacchetto di fazzoletti in un pensile della cucina. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere catanese di Bicocca.