“A Biancavilla non ce n’è coviddi”. Non è solamente il remake del più tristemente noto tormentone lanciato della famosa negazionista palermitana Angela da Mondello, bensì quanto è lecito esclamare a commento di due video inoltrati alla nostra redazione nella serata di ieri che riprendono, secondo quanto riferito da alcuni residenti della zona, ciò che “avviene con frequenza quotidiana” nel piazzale di via Stazione, dove sorge la fermata Fce Biancavilla-Centro.
In un primo video del 5 febbraio scorso, girato da un balcone intorno alle 20:20, ad essere immortalati sono tanti giovani rigorosamente senza mascherina intenti a ballare, abbracciarsi e a diffondere musica neomelodica ad alto volume. Un primo gruppo, assembrato nella zona prospiciente via Vittorio Emanuele, qualcuno più in là sui motorini e, addirittura, 2 ragazze abbracciate e senza mascherina che attraversano l’intero piazzale della stazione.
In un secondo video, girato ieri sera intorno alle 20, sempre in prossimità della stazione, ad essere ripreso è un altro gruppo di ragazzi i quali urlando tra la nebbia, si salutano con tanto di bacio non curanti delle basilari norme in materia di prevenzione della diffusione del Coronavirus. «Chiamiamo sempre i Carabinieri – commenta una residente della zona – ma non succede nulla. Ogni giorno così, anche fino a mezzanotte, non cambia nulla» riferendosi pure ai continui schiamazzi.
Quello del mancato distanziamento sociale e del non uso della mascherina – a Biancavilla come in altre città – sembrerebbe essere un problema difficile da controllare e tipico delle fasce più giovani, sprezzanti di ogni pericolo legato al contagio da Sars-Cov2. Sempre nella serata di ieri, un altro cittadino biancavillese ha contattato il numero unico del 112 per segnalare diversi assembramenti in via Vittorio Emanuele. Controlli serrati potrebbero essere la strada maestra da seguire nel tentativo di arginare la questione contagio, ma sugli schiamazzi, specie di notte, nella cittadina etnea sembra una partita persa, visto il problema annoso e la completa indifferenza da parte dell’amministrazione comunale, sorda ai tanti appelli, e petizioni, lanciati dai cittadini.