Nel video le immagini delle stragi siciliane inframmezzate con gli elaborati degli studenti del Comprensivo
In occasione dell’anniversario della strage di Capaci che sconvolse il Paese il 23 maggio 1992 con la morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, gli alunni dell’istituto Comprensivo “Antonio Bruno” di Biancavilla hanno voluto ricordare l’uccisione di diverse figure di spicco siciliane scomparse a causa della mafia. Le immagini forti dei luoghi degli attentati a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, Generale Carlo Alberto dalla Chiesa tratte dalle teche Rai non possono che riportare la memoria a periodi bui della nazione, di cui ancora oggi non si riesce ad avere un quadro chiaro dei reali attori delle vicende.
Immagini, quelle presenti nel video, alle quali seguono gli elaborati prodotti da diversi studenti del comprensivo sulla ricorrenza odierna ed un messaggio da parte dell’Associazione Nazionali Carabinieri di Biancavilla. «Negli anni precedenti» ha spiegato la Dirigente Scolastica professoressa Agata Di Maita, «una delegazione di nostri alunni, guidata dai docenti referenti per la Legalità – le insegnanti Giusi Barone per la scuola secondaria e Anna Condorelli per la scuola primaria, insieme ad un gruppo di mamme degli alunni del nostro Istituto – si è recata a Palermo per testimoniare l’ impegno nella lotta alla mafia e unirsi alla marcia degli alunni delle scuole provenienti da tutte le parti della Sicilia. Anche quest’anno, seppur nelle modalità consentite dalle misure di contenimento, l’Istituto comprensivo ” Antonio Bruno” ha voluto far sentire la voce dei propri alunni il 23 maggio, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci. Quest’anno alle due docenti sopra menzionate si sono aggiunti la prof.ssa Stefania Ragusa, e il prof. Emilio Raciti, che ha curato la realizzazione finale del video. Un sentito ringraziamento va ai docenti dei tre segmenti scolastici che, come sempre, hanno collaborato attivamente ai contenuti del progetto e d ai genitori dei nostri alunni. E’ questo il nostro personale contributo alla lotta contro la mafia, contro tutte le mafie».