Poniamo, ancora una volta, una domanda semplice semplice e la porremo ad oltranza fin quando non otterremo una risposta
Torniamo ad occuparci della provinciale 156, in territorio di Biancavilla, nota col nomignolo di “strada della vergogna” per la presenza continua di rifiuti sulla carreggiata che l’hanno trasformata in una discarica a cielo aperto. Torniamo ad occuparcene per riformulare una domanda al sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, e all’assessore alla Polizia Municipale, Alfio Stissi: perché le telecamere di videosorveglianza sono state smontate? Una domanda a cui, in passato, non ha risposto né il primo cittadino, né il titolare della delega VV.UU., nonostante sia stata posta più volte da Yvii24. La provinciale 156 da anni è un vero e proprio immondezzaio. L’inciviltà dilagante ne ha fatto una discarica a cielo aperto.
Nel tentativo di individuare gli sporcaccioni era stato installato un impianto di videosorveglianza, salvo poi accorgersi, dopo il montaggio, che le immagini catturate non riuscivano a imprimere il numero di targa di chi si sbarazzava della spazzatura. Insomma una bella cifra spesa inutilmente dal comune. Poi, all’improvviso, la scomparsa delle videocamere e il “giallo” sulla loro sorte: rubate, smontate dall’ente comunale o cos’altro? Una domanda semplice, a cui gli amministratori del Comune di Biancavilla non sembrano in grado di rispondere. Riformuliamo la domanda e la continueremo a porre sino a quando il sindaco Antonio Bonanno, o l’assessore alla Polizia Municipale, Alfio Stissi, non forniranno una risposta sulla sorte delle telecamere, ma anche sul denaro del contribuente speso, almeno sino ad ora, inutilmente.