Intervento della Camera del Lavoro con Stefano Materia che ritiene insufficienti i mezzi di distribuzione
Il fatto che a Paternò sia stata messa in dubbio la correttezza delle procedure per l’assegnazione delle misure sociali anti Covid, tra tutti i buoni spesa, per far fronte alla drammatica situazione di circa 2000 persone, non rassicura i cittadini e neppure il sindacato. Vuole vederci chiaro la CGIL di Paternò che interviene con una nota a firma di Stefano Materia, auspicando “che vengano chiarite presto le circostanze che avrebbero portato alla distribuzione dei buoni già dallo stesso giorno di scadenza per la presentazione delle domande, immagino quindi senza aver avuto la possibilità di verificarne una graduatoria sulla base delle urgenze definite nella delibera di giunta n.71 dell’8 aprile. Se dovessero essere riscontrate ulteriori situazioni di necessità, ci si attrezzi per affrontarle in modo netto e tempestivo”.
Relativamente alla distribuzione dei buoni spesa, il Comune di Paternò ha organizzato, continua Materia “misure insufficienti. I pochissimi messi comunali con l’aiuto di qualche vigile urbano, che dovranno operare nella più totale sicurezza per se stessi e per gli utenti, quindi dotati degli idonei dispositivi di protezione individuale e collettiva, e anche su questo la realtà ci consegna un dato inquietante, non sono a nostro avviso sufficienti a svolgere un servizio di recapito in tempi rapidi. Per questo riteniamo si possa intervenire velocemente per la soluzione anche sperimentando software, applicazioni o comunque sistemi informatici che consentano di essere veloci e di svolgere le operazioni nella sicurezza più totale e la celerità non si utilizzi invece per aggirare, in nome dell’emergenza, pratiche ed atti che oggi più che mai devono essere trasparenti”.
Rmdn