«Da circa un anno la condotta Fanaco-Madonie Ovest, in contrada Passu Funnutu, che ricade nei territori che si snodano tra Campofranco, in provincia di Caltanissetta, e Casteltermini, in provincia di Agrigento, ha una vistosa falla da dove fuoriesce e si disperde nell’ambiente una notevole quantità di acqua. Gran Sicilia ha acquisito prove fotografiche a partire dal primo gennaio ed ha presentato un esposto alle Procure di Agrigento e Caltanissetta per segnalare questa perdita».
È quanto si legge in una nota di “Gran Sicilia” a firma del presidente Enzo Castrenze Cassata che prosegue: «A oggi non abbiamo notizie di interventi manutentivi, né di altre iniziative da parte di nessuna autorità territoriale, né tantomeno da parte della società responsabile della gestione: SILIACQUE spa. Siamo di fronte all’ennesimo scempio in sfregio dei diritti dei cittadini-utenti. Un affronto per chi vive in quei territori e costretti ancora oggi, nel 2021, a ricevere questo bene indispensabile a giorni alterni e, a volte, anche a settimane alterne.
E poi subire anche la beffa di bollette salatissime, per un servizio. carente e di pessima qualità. Basta ricordare la mancata depurazione delle acque. Tutto questo – prosegue Gran Sicilia – mentre il centrosinistra e il centrodestra della Sicilia hanno calpestato, a turno, il risultato del referendum del 2011 che sulla carta avrebbe sancito il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua – è stato disatteso.
La volontà dei cittadini viene calpestata dalla protervia di una classe politica al servizio di comitati di affari che con l’acqua hanno conseguito ricchezze economiche e privilegi individuali, come nomine in consigli di amministrazione e altro. Autentiche ‘macchine’ di favori clientelari, stipendifici per amici e parenti. Gran Sicilia – chiude Enzo Castrenze Cassata – è dalla parte dei cittadini siciliani, per la difesa degli interessi di chi vuole continuare a vivere in questa terra meravigliosa».