Luke Larsen promotore dell’iniziativa: «Ho pensato di fare qualcosa per ricambiare l’ospitalità che la Sicilia ci dona»
Il Comune di Santa Maria di Licodia fallisce nel mantenimento del decoro del Belvedere e l’America – da buon alleato – corre in soccorso con un proprio “Piano Marshall”. Potrebbe essere questo il riassunto dell’azione di intervento da parte di un gruppo di americani che operano nella vicina base di Sigonella a favore dell’area giochi della villa comunale. Ma ciò, ovviamente, sarebbe riduttivo nei confronti della grande volontà e del grande senso civico – sconosciuto spesso a molti licodiesi – messo in campo da una ventina di giovani che con tanta voglia di fare e di amore verso un Paese lontano dal proprio, hanno voluto ringraziare chi li accoglie. La loro azione di riqualificazione dell’area giochi, ha avuto inizio lo scorso sabato mattina e si concluderà nelle prossime settimane. Una lodevole azione della quale tutti i cittadini dovrebbero essere grati, quella in atto a Licodia, finalizzata al ripristino delle giostre che da tempo versavano in uno stato di incuria, al ripristino dell’integrità delle panchine in legno presenti in quella zona nonché alla realizzazione di nuovi giochi da donare alla cittadinanza.
Promotore dell’iniziativa, Luke Larsen – in forza alla base di Sigonella, abitante a Santa Maria di Licodia – che lo scorso mese aveva avanzato al comune una richiesta di autorizzazione affinché potesse prendersi carico del ripristino dell’area giochi del Belvedere – da lui frequentata con i suoi piccoli figli – a fronte di un rimborso spese da parte dell’ente pubblico pari a circa 270 euro. «L’idea è nata dal fatto che ho 4 bambini, amo giocare con i miei bambini e frequentiamo spesso questo parco» ha detto Larsen. «Ho pensato di fare qualcosa per ricambiare l’ospitalità che la Sicilia ci dona. I miei bambini spesso vengono qui e incontrano anche altri bambini italiani. Anche se non si capiscono perché i miei parlano inglese, ma il fatto di stare insieme e vederli giocare insieme, è bellissimo. Quindi avevo intenzione di fare qualcosa per questo parco. Inizialmente perché andavano i miei bambini e poi per condividerlo con i bambini siciliani».
E come un Re Mida che riesce a mutare tutto ciò che tocca in oro, anche l’amministrazione comunale licodiese avendo trovato la propria pietra filosofale, panacea ad ogni male, non ha perso tempo a trasformare uno sfacelo completo come quello del Belvedere in un “fallimento trionfale”. «Salutiamo con vero piacere questi militari americani, che con vero senso civico hanno preso a cuore la nostra zona dedicata ai bambini» ha detto il vice sindaco Mirella Rizzo ad Yvii24. «Uno di questi militari risiede qui e quindi il nostro grazie per il senso civico mostrato. Questa è stata per l’amministrazione un’occasione per incontrare questi cittadini americani e proporre anche lo svolgimento di un progetto che abbia come destinatari i giovani di Santa Maria di Licodia che si possa svolgere durante le vacanze estive, sia di qualificazione ambientale sia di potenziamento della conoscenza dell’inglese. Quindi è l’inizio di un percorso».
«Il progetto è nato dall’amore di un sottufficiale di nome Larsen residente a Licodia» ha ribadito anche Alberto Lunetta, responsabile delle comunicazioni esterne della Base militare di Sigonella. «Abitando lì, ha visto questo parco giochi e gli è venuto in mente di riqualificarlo con le sue risorse sia lavorative che in parte economiche. Questo sottufficiale è mosso da tantissimo entusiasmo. Ha realizzato un progetto quasi 3D e ha procurato tutto il materiale coinvolgendo una ventina di suoi commilitoni e realizzando un vero e proprio piano d’azione. Una preparazione veramente meticolosa guidata soprattutto da tanto amore».
Nella giornata di sabato nessuna traccia dell’opposizione consiliare, che dalle prime reazioni a caldo subito dopo il consiglio comunale dello scorso 29 marzo aveva fatto trapelare la volontà di formare un gruppo di volontari che potessero aiutare gli americani intervenuti per il ripristino dell’area giochi. Un vero e proprio schiaffo morale, inutile negarlo, quello che Licodia ha ricevuto in questi giorni e che dovrebbe esortare tutti – amministratori, consiglieri e semplici cittadini – ad una maggiore attenzione ai problemi del paese. Dove è finito il senso di appartenenza? Dove il concetto di cittadinanza attiva? Dove l’amore per una Licodia che ormai sembra essere una città sotto assedio, speranzosa di trovare negli americani la propria liberazione?
L’augurio è quello che gli amici di Sigonella, nel loro progetto di buon vicinato, prendano a cuore le sorti di Santa Maria di Licodia e intensifichino le loro visite. Il 4 maggio, saranno gli stessi ideatori dell’iniziativa, a voler consegnare l’area giochi ritrovata attraverso una piccola cerimonia di inaugurazione.